lunedì 12 novembre 2012

COWORKING a Milano - apre "Piano C"

il coworking può diventare di genere...

"Piano C non vuol dire solo coworking e cobaby, ma anche community. Sappiamo che mettendo insieme professionalità diverse si creano tante nuove opportunità quindi l'idea è dare vita a una specie di grande impresa formata da tante competenze diverse".....


Piano C

http://economiaefinanza.blogosfere.it/2012/11/piano-c-a-milano-il-primo-coworking-dedicato-alle-mamme-parla-riccarda-zezza.html


Piano C: a Milano il primo coworking dedicato alle mamme. Parla Riccarda Zezza

Nella città lombarda apre il primo ufficio condiviso dedicato alle mamme per conciliare lavoro e vita privata.
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Anche il coworking può diventare di genere. Definire cioè la propria clientela in base al sesso. Accade a Milano dove ha appena aperto Piano C,
un ufficio rivolto a tutte le lavoratrici che possono affittare per pochi euro una scrivania.  La novità è che oltre al computer e alla segretaria le clienti hanno diritto a due educatrici per i bambini e a un maggiordomo che fa la spesa e paga la bollette.
Le stanze, inoltre, possono essere utilizzate non solo per lavorare, ma anche per fare delle feste. Ecco come funziona dalle parole della fondatrice Riccarda Zezza:
"L'idea è quella di mettere insieme uno strumento di lavoro flessibile come il coworking, quindi spazi di lavoro condivisi con costi condivisi, con servizi in questo caso dedicati alle donne professioniste e mamme - quindi babyparting o babysitting. Tutto questo unito ad una serie di servizi salva tempo che servono per facilitare la vita: fare la spesa, andare in lavanderia o cucinare il pranzo".
Accanto alle stanze arredate con 14 scrivanie ci sono spazi dedicati ai bambini dai 3 mesi a tre anni gestiti da due educatrici.  
"Le scrivanie vengono usate a rotazione e sono disposte in 4 sale modulari che si possono utilizzare per corsi di formazione o altri tipi di incontri: massaggi, manicure, yoga, feste. La cosa più interessante potrebbe essere fare feste per bambini in una sala e nell'altra contemporaneamente tenere incontri per i genitori".
L'affitto di una postazione va da 300 euro al mese per chi vuole la scrivania sempre disponibile su trenta giorni, a 16 euro al giorno. È inoltre presente la formula del carnet di 10 ingressi da usare all'interno di un certo lasso di tempo, per esempio 3 mesi.
"Le nostre clienti sono prima di tutto libere professioniste anche se la grande sfida riguarda le aziende. Se le grandi imprese iniziano a mandare da noi le donne, magari al rientro dal congedo di maternità per un periodo e far fare loro un rientro soft, sicuramente corrono meno rischi di perdere dei talenti".
E poi c'è l'idea di comunità, di fare rete, partendo dal luogo.
"Piano C non vuol dire solo coworking e cobabyma anche communitySappiamo che mettendo insieme professionalità diverse si creano tante nuove opportunità quindi l'idea è dare vita a una specie di grande impresa formata da tante competenze diverse".
L'idea viene , come spesso accade, dall'esperienza personale. "Dopo 15 anni passati a lavorare in una grande azienda e a perdere tempo in riunioni ho pensato che dovrebbe esistere un modo diverso di lavorare. Sono anche mamma di due bambini che ora, con Piano C,possono portare senza problemi sul posto di lavoro. È vero che per una donna è faticoso conciliare lavoro e vita privata, ma è una fatica insensata perché oggi abbiamo gli strumenti per agevolare il lavoro  a partire dal luogo. Il sistema fa resistenza ma non c'è più motivo di resistere, è cambiato tutto il resto, deve cambiare anche questo".
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