I ragazzi dell’Urban Center sono passati a
prender un caffè nello spazio sperimentazione del Coworking, abbiamo fatto una
bella chiacchierata dove ci siamo completamente scordati di offrire loro un
caffè, però hanno potuto gustare le arance di Sabina, di cui abbiamo parlato
nel primo articolo :) e nel mentre ci hanno
raccontato un po’ di loro…
Gli
Urban center sono strumenti che tentano di rispondere all’esigenza di integrare
due processi: il cambiamento della città fisica con il mutamento dei portatori
sociali e culturali della comunità urbana. Per rigenerare in modo organico
l’identità della città sono oggi necessarie pratiche di governance
interdisciplinari che utilizzino le nuove procedure di partecipazione e
coinvolgimento degli attori locali. L’esperienza dell'associazione Urban Center
Cagliari nasce durante l'estate 2012, a seguito di un'esperienza di tre anni
come comitato promotore.
Siamo convinti che le città contemporanee
abbiano la
necessità di uno strumento al servizio della partecipazione dei cittadini e che
sia capace di rispondere alla nuova domanda di regia urbana, che i tradizionali
strumenti di governo del territorio non sono in grado di garantire.
Il gruppo prende corpo tre anni fa e nel tempo riesce a diventare un
punto di riferimento per la partecipazione informata in città. Senza contributi
e senza finanziamenti siamo riusciti a creare una piattaforma sul web
quotidianamente aggiornata, costituita da un sito internet e dall’utilizzo dei
più popolari social network. Non solo uno spazio virtuale di informazione,
condivisione e discussione sull’evoluzione urbanistica e socio-economica di
Cagliari ma anche iniziative di concreta promozione di idee di miglioramento
urbano come una rubrica sul maggiore quotidiano della Sardegna o
l’organizzazione di una progettazione partecipata di una piazza storica o,
ancora, di eventi di sensibilizzazione sul rispetto degli spazi pubblici, come
la pulizia e la proposta di riqualificazione dello skatepark urbano.
Nel corso
degli anni il nostro gruppo si è caratterizzato per una forte componente
giovanile.
Ci siamo dunque interessati alla città universitaria: quale
residenzialità per gli studenti? Come costruire una città accogliente e proiettata
sullo scenario euromediterraneo?
Convinti che il modello da seguire, anche nell’ottica di una durevole
rigenerazione del centro storico, fosse quello del campus diffuso, abbiamo
sempre cercato di studiare i meccanismi che favorissero un’economia della
conoscenza e della produttività capace di alimentarsi della creatività delle
sue intelligenze. Il documento con le linee guida del Piano particolareggiato
del centro storico di Cagliari era, come spesso accade, di difficile lettura
per la maggior parte dei cittadini. Abbiamo realizzare un filmato divulgativo
che spiegasse, in modo semplice e schematico, come si stava delineando il
futuro dei quartieri storici della città.
La mobilità collettiva è uno dei grandi temi
strategici per le città contemporanee, è per questo che all’interno di un
convegno abbiamo invitato l’amministrazione e l’azienda dei trasporti locali a
presentare i progetti della metropolitana. Ma poiché la mobilità deve essere
sostenibile anche socialmente, abbiamo promosso per due anni consecutivi una
giornata che chiamava a raccolta le associazioni della disabilità e della
mobilità ciclo-pedonale, per ricordare che una città “senza barriere” richiede
la sensibilità di tutti: amministratori ed amministrati. Negli ultimi mesi,
grazie anche alla disponibilità di una sede, abbiamo organizzato una serie di
incontri tematici di approfondimento su alcune delle più importanti questioni
che riguardano la Cagliari "diramata" ed abbiamo organizzato eventi
di promozione territoriale nel quartiere di Castello.
Il nostro quotidiano impegno civico è dettato da una semplice
convinzione: una città che sappia vivere il costante cambiamento in armonia con
e fra i suoi abitanti deve saper fare dell’ascolto e del dialogo i suoi
pilastri portanti. Per questo continueremo a promuovere progetti e processi
inclusivi, che chiamino i cagliaritani a svolgere il proprio ruolo di cittadini
protagonisti.